venerdì 19 marzo 2010

l'Africana in Calabria

L'africana recensita da Calabria Ora

Il volto africano dell’Italia nel libro di Mossino
Un viaggio nel mondo nigeriano e della prostituzione. Donne costrette a contratti di schiavitù.
Un romanzo privo di giudizi morali e politicamente scorretto per raccontare il volto africano dell’Italia. Il libro di Alberto Mossino intitolato “Quell'africana che non parla neanche bene l’italiano”, edito nel 2009 dalla casa editrice messinese terrelibere.org per la collana Fuori sincrono, è molto più che narrativa tal quale, è un viaggio nel mondo nigeriano e della prostituzione delle donne africane: è qui che il protagonista Franco conosce Jennifer, che lo condurrà nei suoi luoghi, fatti di traffico di droga, sfruttamento e criminalità, dolore e ricerca della serenità.
Molto più che semplice narrativa, quasi uno studio sociale-antropologico di ciò che avviene nel Bel Paese alle tante straniere costrette a contratti di schiavitù eterna per pagare un debito che non potrà essere saldato facilmente, giovani donne a cui vengono fatte promesse che spesso si rivelano condanne.
Le avventure di Franco e Jennifer sono ambientate nella provincia piemontese, in quella siciliana ed emiliana, a testimoniare una storia sempre uguale nonostante il cambiamento di sfondi e di città.
La scrittura del piemontese Mossino, esperto di immigrazione – campo in cui opera da oltre 15 anni – rende il libro apparentemente leggero, sicuramente scorrevole grazie ad un uso della lingua italiana frammista ad un inglese e slang tipico africano, uno strumento con cui lo scrittore rende ancora più evidente i limiti e le problematiche legate all’integrazione di migranti in Italia.
Apprezzato dalla critica di genere e finalista nello stesso anno di pubblicazione al prestigioso premio Italo Calvino, il romanzo è stato presentato nelle maggiori città italiane e si avvia alla preparazione di nuovi incontri e convegni che toccheranno il sud nei prossimi mesi.

Francesca Tortorella
Calabria Ora, 18/3/2010
  

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